Massacro di Eilabun

Massacro di Eilabun
strage
Data30 ottobre 1948[1]
LuogoEilabun
StatiBandiera della Palestina Palestina
Bandiera d'Israele Israele (dal 1948)
Coordinate32°50′18.24″N 35°24′02.74″E
Obiettivocivili
ResponsabiliBandiera d'Israele Forze di Difesa Israeliane
Conseguenze
Morti12-14[1][2]
Il villaggio di Eilabun nel 1951, tre anni dopo l'eccidio

Il massacro di Eilabun fu commesso dai soldati delle forze di difesa israeliane durante l'operazione Hiram il 30 ottobre 1948,[1] che portò alla conquista del villaggio cristiano di Eilabun e alla sua inclusione nel Distretto Settentrionale di Israele.[2] Secondo fonti palestinesi, i soldati israeliani uccisero 14 civili sulla piazza del villaggio e un passante,[1] mentre fonti israeliane riportano solo 12 vittime.[2] I restanti abitanti furono espulsi verso il Libano,[1][2] vivendo come rifugiati per alcuni mesi prima di poter tornare nel 1949 come parte di un accordo tra lo stato di Israele e l'arcivescovo Massimo V Hakim.

È stato uno dei pochi villaggi arabi in cui la maggior parte degli sfollati è stata finalmente in grado di tornare.[3]

  1. ^ a b c d e (EN) Massacre, su Eilaboun. URL consultato l'11 aprile 2021.
  2. ^ a b c d (EN) Matti Friedman, Coexistence, despite everything, su The Times of Israel. URL consultato l'11 aprile 2021.
  3. ^ Morris 2004, p. 110.

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